Citazioni, aforismi e tante chiacchiere...
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La giovinezza è una fidanzata capricciosa.
La comprendiamo e l'apprezziamo solo quando ci lascia per un altro e non torna più.
Carlos Ruiz Zafòn - Marina
No... era fortuna che l'amore non avesse bisogno di parole,
altrimenti sarebbe stato pieno di malintesi e pazzie.
Hermann Hesse - Narciso e Boccadoro
L'ignoranza è la cosa più comoda che io conosca dopo il divano del soggiorno di casa mia.
Alessandro D'Avenia - Bianca come il latte, rossa come il sangue
La speranza è legata all'attesa,
e chi sa attendere sa pure sperare senza contare le ore.
Iginio Carvelli - Uguali ma diversi
...io quando ho amato
ho amato dentro gli occhi suoi,
magari anche
fra le sue braccia
ma ho sempre pianto
per la sua felicità...
Roberto Vecchioni - Luci a San Siro
Ecco la differenza dei nostri sentimenti; se lui fosse stato al posto mio e io al suo, l'avrei odiato di un odio che mi avrebbe avvelenata la vita come fiele, pure non avrei mai levato una mano contro di lui. Mostrati incredula quanto ti pare e piace! Io non l'avrei mai privato della compagnia di Catherine finché ella avesse mostrato di desiderare la sua. Non appena tale desiderio fosse cessato, gli avrei strappato il cuore, e bevuto il sangue! Ma, prima d'allora... oh! tu non mi conosci... prima d'allora sarei morto goccia a goccia, piuttosto che torcergli un capello!
Emily Brontë - Cime Tempestose
Aveva ragione Manfredi: dopo i vent'anni provi già nostalgia di quello che eri, altrimenti non si capisce perché ci sono quei tizi che vengono al liceo a salutare i professori, malgrado facciano l'università o già lavorino, e ti chiedi cosa gliene importa a questi di venire in quel carcere a fare i salamelecchi a gente che magari li aveva umiliati e trattati a pesci in faccia, perché quando sei finalmente fuori, sei libero di vendere cellulari o fare il cantante o il giocatore di basket, senza un giudice in cattedra che ti dice cosa è bene e cosa è male e ti dà il voto all'esistenza, perché ti senti in dovere di tornare a vedere com'era quando passavi il tuo tempo tra quattro pareti scrostate e banchi di legno sbrecciato?
Perché vieni a salutare il tuo aguzzino, se non per una inesprimibile, dolorosa nostalgia di quando eri nell'età del godimento e non lo sapevi?
Paola Zannoner - L'invisibile linea d'argento
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